venerdì 22 novembre 2019

semplicissimo

L'arroccamento è l'unica risposta possibile alla crisi di un movimento che voleva la democrazia diretta. Temono, i suoi rappresentanti, che andare al voto segnerebbe la loro fine.
Si potrebbe concludere che hanno ragione: per risolvere la crisi basta un clic, il popolo decide e avanti un altro.
Una piattaforma digitale, un dispositivo elettronico e il gioco è fatto. E' così semplice! Come abbiamo fatto a non pensarci prima.

reazione

Ad ogni azione corrisponde una reazione(uguale e contraria).
Il movimento delle <sardine> segue la terza legge della Dinamica : è una reazione spontanea alla politica di chiusura e xenofoba del leghista in capo.
Anche i cinque stelle erano una risposta alla sordità del sistema dei partiti. Ora che ne fanno parte, replicano le medesime azioni.
C'è da augurasi , quindi, che il nuovo movimento non si trasformi in un partito. Così come i partiti dovrebbero ritornare ad essere di massa, partecipati, contendibili, trasparenti , popolari.
Altrimenti la reazione travolgerà la democrazia. Con esisti noti.

lunedì 18 novembre 2019

soffiare sul fuoco

Nessuno, dotato di un minimo di raziocinio, dubita che il governo in carica sia nato come argine allo strapotere elettorale della Lega.Alla prova dei fatti, il suo ruolo si è trasformato in un catalizzatore dell'evento che voleva impedire.
Non avendo una visione comune, i due alleati si comportano come allotropi : non legano. Dovrebbero durare per almeno altri due o tre anni per poter eleggere il nuovo presidente della Repubblica, ma nel frattempo che ne sarà del Paese?
La destra e il nazionalismo non si sconfiggono arretrando sul piano ideale e politico, semmai si alimentano.
Gli apprendisti al governo non fanno altro che soffiare sul fuoco.

il meglio di noi

Quando capita, mostriamo il meglio di noi.
Di solito, nelle avversità (degli altri ) è politicamente corretto mettere in primo piano le qualità di singoli o comunità che si spendono per aiutare; in quei momenti, ma solo allora, si spogliano dell'egoismo, di ogni sentimento discriminatorio e indossano la generosità e l'altruismo come vesti della festa. Poi passata quest'ultima, si ritorna ad essere noi stessi. E' una favola, un fake, una stronzata.
Che non abbiamo un meglio da esibire in speciali eventi, che siamo sempre gli stessi. Ci mostriamo come non siamo, specie se ci torna utile. Proprio il peggio di noi.

domenica 17 novembre 2019

un autunno

Basta un autunno come quelli di una volta per riportarci alla realtà.
L'"aqua granda" o le nevicate in Alto Adige, i fiumi gonfi e minacciosi o l'asfalto divelto delle comuni strade, ci riportano alle questioni essenziali che c'eravamo comodamente scordati. E sono le solite; attengono alla civiltà e al progresso ordinato e comune, alla salvaguardia dell'ambiente, alla natura del lavoro e della vita dei lavoratori , alla cultura della legalità e di quella umanistica.
Si è scambiato l'arretramento di grandi parti di società, sia economico che di relazioni, con le paure indotte di un mondo globalizzato plurale e travolgente. Allora, invece di comprendere i cambiamenti,  approntare piani per l'innovazione,  e così difendere identità, background industriali e capacità d'impresa , valorizzare arti e mestieri, promuovere e tutelare la qualità del lavoro e le professionalità dei lavoratori , un ceto politico, alla ricerca di un effimero consenso, miope e rancoroso, ha scelto facili bersagli e innalzato muri d'odio. Allora, si ricaccino in mare tutti quelli che sono venuti, o solo quelli che non servono(alla lettera), e tutto tornerà a posto.

giovedì 14 novembre 2019

la rivincita

Tra gli accidenti, naturali e artificiali, di questo periodo torna  protagonista lo Stato, ovvero la sua coniugazione ideologica: lo statalismo.
Naturalmente, lo si vorrebbe secondo lo schema classico, tipicamente domestico, del< privatizzare gli utili e socializzare le perdite>. Lo schema  viene puntualmente ripescato quando una grande azienda, più o meno strategica, va in crisi.
In realtà, questa chiamata in causa è il segnale più forte delle contraddizioni del liberismo, neo o vetero. E una delle ragioni dell'ascesa di un nazionalismo straccione, becero e populista.
Lo Stato deve proteggere tutti, cioè il popolo. Non gli interessi di pochi a spese degli altri.

mercoledì 13 novembre 2019

l'aratro

Quale sbocco avrà questa confusa crisi sistemica non è scontato; cioè, non è detto che la destra abbia una strada spianata verso il trionfo.
Certo, la scelta di non andare al voto immediatamente dopo la caduta del governo giallo verde, l'ha favorita.
Ma ciò che sta accadendo , peraltro troppo lentamente, dalla parte opposta, che definire sinistra sembra eccessivo, potrebbe chiarificare lo scenario politico futuro.
IL pd, scarnificato dall'uscita dei cripto democristiani e dei sinistri d'antan, langue e non sa che pesci pigliare. Gli scampati hanno formato raggruppamenti dal destino segnato. I renziani e i bersaniani sono rimasti impigliati nel governo: una scelta di risulta, frutto di calcolo meschino e di tattica politicista.
Dunque, il campo a sinistra è tutto da arare. Bisognerebbe trovare chi conduce i buoi.

martedì 12 novembre 2019

il lungo sonno

Sarà che ho fatto pratica d'opposizione; sarà che sento odore stantio per vie e piazze;  o perché intristito per il decadimento persino estetico di Legnago o , forse, per l'inguaribile passione per la disputa magari aspra, ma s'è persa, mi pare, l'antica combattività tra maggioranza e minoranza consiliari. Può darsi che concordino sulla gestione dei servizi,sulla programmazione e sugli investimenti o sul piano di sviluppo per il futuro del territorio. O che la produzione e le proposte della maggioranza siano insipienti o vacue. O che l'opposizione sia assopita e distratta da manifestazioni folcloristiche ; ma anche che sia rassegnata , trovandosi a disagio nel ruolo che le è toccato.
Fatto sta che sul nostro Comune sembra calato un velo, un sorta di torpore civico.
Mentre si sonnecchia, Legnago agonizza.

sabato 9 novembre 2019

una riflessione inutile

Comunemente, per impostazione ideologica s'intende preconcetta, schematica, dogmatica, precostituita; insomma, si tratterebbe di un modo di pensare acritico o acefalo.
Non escludo che queste definizioni  contengano qualche elemento di verità. Ma siamo condizionati nel nostro modo di pensare da modelli precostituiti che , spesso, rispondono in modo efficiente e persuasivo  alle nostre domande dirette o recondite. Accade anche nella ricerca scientifica; persino il metodo sperimentale, non di rado, incorre in questo errore, ma  solo per pigrizia di qualche studioso condizionato dall'ideologia, quasi sempre di natura religiosa. Non ci si può dunque stupire se l'organizzazione delle società risenta di molti di queste tentazioni ideologiche; specie se si considera che a influire sono i rapporti forza ed il conflitto tra classi che, nonostante il funerale anticipato, è vivo, vivissimo.
La menata che precede solo per dire che nulla è definito per sempre tranne, forse, la capacità umana d'illudersi.

venerdì 8 novembre 2019

cellule e povertà

Le più recenti ricerche di biologia cellulare confermerebbero che mangiare meno allunga la durata di vita.
Addirittura, si osserva  che nei Paesi anglosassoni  , dove esiste un maggior squilibrio tra ricchi e poveri( effetto del neo liberismo?), l'aspettativa di vita è minore che in Paesi , tra i quali l'Italia, dove la povertà è più diffusa.
In soldoni,i ricchi campano meno dei poveri.
Questi ultimi, sarebbero dunque dei privilegiati. Almeno, secondo la biologia cellulare.

giovedì 7 novembre 2019

Montesquieu

 "È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di Chiesa si siano originate dai princìpi di povertà.” 

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